CARISSIMO DIEGO, A VOLTE QUANDO SI PERDE, SI VINCE!

Questa è un’indiscutibile verità, se si considera sine ira et studio (senza ira né pregiudizi) il risultato della recente campagna elettorale. Infatti, è stata sconfitta Isola del Liri, mentre tu e la tua encomiabile lista siete stati i veri vincitori della contesa, con “onore e disciplina”, come stabilisce l’art. 54 della Costituzione.

Non era facile abbattere un potere che dura da vent’anni, ossia da quando un’innaturale intesa trasversale decretò la fine dell’Amministrazione comunale che ebbi l’onore e l’onere di guidare, dando luogo alla cosiddetta “era quadriniana”.

Da quella dura esperienza uscimmo traumatizzati, perciò io e te decidemmo di lasciare definitivamente la politica attiva.

In questi ultimi tempi, come un moderno Cincinnato, ascoltando il grido di dolore della Città, dopo reiterate insistenze di un gruppo di amici, hai ritenuto di scendere nuovamente in campo per il bene superiore della nostra bella Isola.

La tranquilla vita familiare con la dolce Rita e le soddisfazioni professionali impedivano di tornare nell’agone politico, tenuto conto, parafrasando Von Clausewitz, che “la politica è la continuazione della guerra con armi diverse”. Un’insidia che spinge tante anime belle a farsi gli affari propri. Diceva Leo Longanesi che al centro del Tricolore bisognerebbe scrivere: “Tengo famiglia”. 

Ciò detto, mi è gradito sottolineare che ti ho visto crescere accanto a me, perciò conosco bene le tue doti intellettuali ma soprattutto le tue forti idealità.

E’ vero, in questa campagna elettorale sono stati commessi alcuni errori che dovevano essere evitati, anche perché li avevo preventivamente segnalati, tra i quali emerge il ritardato inizio di ogni attività, specialmente nel centro cittadino, dove per ovvi motivi dovevamo conseguire il massimo risultato. Infatti, a parte qualche manifesto, apparso qua e là, non si è svolta nessuna manifestazione nella piazza che a suo tempo ribattezzammo “Piazza Tricolore”, dove per mezzo secolo ho chiuso tutte le nostre campagne elettorali.

Ciononostante, la conquista di 3.000 voti in siffatte condizioni mi consente di dire che la tua vittoria personale, unitamente a quella dei candidati che non si sono risparmiati perché tu fossi eletto Sindaco di una città che ha bisogno di persone come te, preparate e disinteressate, per risorgere, ha segnato una pagina di storia cittadina.

Sono orgoglioso di te e di tutti coloro che ti hanno aiutato, perciò ti prego di ritenermi sempre a tua completa disposizione, e ti esorto a continuare con la tenacia e il coraggio che ti sono propri, per riportare Isola al suo tradizionale splendore, tenuto conto che il governo della città può essere esercitato anche dall’opposizione. Un abbraccio. Bruno

Ultimi commenti

11.09 | 09:59

Sembrano disinteressati ma se sollecitati e soprattutto responsabilizzati danno il meglio di loro

11.09 | 09:58

Caro senatore, oggi individuare ‘giovani di centrodestra’ è difficile! I ragazzi sono figli del loro tempo (questo) e non piace loro essere classificati o incasellati! Secondo me vanno solo stimolati

11.09 | 09:12

Caro Maurizio, senza la partecipazione dei giovani, specie quelli di centrodestra, la mia proposta rischia di diventare un "discorso ai sordi".

10.09 | 08:37

Finalità condivisibili! Occorre l’impegno di molti e sicuramente vanno coinvolti i giovani intorno a progetto di più ampio respiro e ambizioso!

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