LA STORIA INCOMPLETA DELLA CHIESA DI SAN CARLO.

Ho molto apprezzato l’elegante brochure della Chiesa di San Carlo curata da Don Dante, e ne ho compreso il profondo significato, anche se ha suscitato ingenerose critiche.

Alcuni hanno sentenziato che i preziosi affreschi del pittore Claudio Sacchi evidenziano una sorta di autocelebrazione del bravo parroco, che ha voluto invece scrivere “una pagina di storia per ricordare a tutti le radici della nostra fede e di quanti l’hanno annunziata e testimoniata. La storia è l’uomo attraverso il tempo e la comunità sono tutti coloro che nei diversi campi hanno costruito la società civile, culturale e religiosa. Non la storia di ieri o di domani ma la storia di oggi perché oggi noi siamo chiesa, siamo storia”.

A queste autentiche intenzioni di Don Dante è stato obiettato che la descrizione delle “opere del popolo di Dio” non deve essere parziale, giacché in tal caso si sconfina, senza volerlo, nella damnatio memoriae che cancella l’impegno di coloro che hanno voluto la realizzazione della Chiesa di San Carlo, la cui storia non inizia con “la posa della prima pietra il 4 novembre 2007” ma con il difficile esproprio dell’area e con la nomina del progettista, i cui costi furono a carico del Comune.

Un forte impegno dell’Amministrazione comunale che ebbi l'onore e l'onere di presiedere, e che dovette superare la vivace opposizione dei proprietari del terreno e di molti che oggi dichiarano di essere gli artefici di un’opera che oltre al valore religioso è anche un centro di aggregazione sociale in un quartiere che all’epoca mostrava rilevanti fasce di emarginazione.

Ultimi commenti

11.09 | 09:59

Sembrano disinteressati ma se sollecitati e soprattutto responsabilizzati danno il meglio di loro

11.09 | 09:58

Caro senatore, oggi individuare ‘giovani di centrodestra’ è difficile! I ragazzi sono figli del loro tempo (questo) e non piace loro essere classificati o incasellati! Secondo me vanno solo stimolati

11.09 | 09:12

Caro Maurizio, senza la partecipazione dei giovani, specie quelli di centrodestra, la mia proposta rischia di diventare un "discorso ai sordi".

10.09 | 08:37

Finalità condivisibili! Occorre l’impegno di molti e sicuramente vanno coinvolti i giovani intorno a progetto di più ampio respiro e ambizioso!

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