LETTERA RACCOMANDATA AL PRESIDENTE DELLA REGIONE LAZIO ON. MAURO BUSCHINI

Isola del Liri, 29 maggio 2019

RACCOMANDATA A.R.                                                                                                                                                                                  

Onorevole Presidente,

la Fondazione Piergiorgio Magliocchetti onlus, si pregia far presente a codesta onorevole Presidenza che la CASCATA GRANDE di Isola del Liri (Frosinone) è l’unica al mondo all’interno di un centro storico medievale. Ciò premesso, proprio per la sua UNICITA’, questa Fondazione ha proposto all’Amministrazione comunale di iniziare l’iter affinché questo meraviglioso bene naturale sia inserito dal Governo nella lista da presentare periodicamente all’UNESCO come patrimonio mondiale dell’umanità.

La lodevole iniziativa, che s’inserisce nel contesto dello sviluppo turistico del Lazio, richiede però la risoluzione dei seguenti problemi:

1) La demolizione degli sbarramenti a monte e a valle della Cascata Grande.

2) La riqualificazione urbana del centro storico, entro il quale insiste la Cascata, con il rifinanziamento del Contratto di quartiere “Ridisegnare l’Isola”, approvato dalla Regione Lazio nel 1999.

3) L’illuminazione del Centro storico con la realizzazione del progetto del famoso illuminotecnico francese Roland Jeol.

Per quanto concerne il punto 1), si porta a conoscenza di codesta onorevole Presidenza la grave situazione in cui versa la CASCATA GRANDE di Isola del Liri, e non solo a causa della siccità.

Nel 1949, il Ministero dei lavori Pubblici, tramite il Genio Civile di Frosinone, progettò e realizzò il partitore a valle della CASCATA GRANDE che ridusse il suo salto. Ne nacque un contenzioso, perché il proprietario della centrale idroelettrica Villa Correa, insistente a monte della stessa, si ritenne danneggiato dalla diga, perché, a suo dire, aveva subito un rigurgito nello scarico del suo impianto, determinato dalla perdita di salto di m. 0,70 su un salto totale di m. 27 circa.

La serie di lunghe liti, in sede giudiziaria, si trascinò per oltre un ventennio, finché il 24 ottobre 1974 una sentenza del Tribunale Superiore delle Acque Pubbliche condannò il Ministero dei Lavori Pubblici ad effettuare l’abbattimento degli stramazzi costruiti a valle della CASCATA GRANDE, “OPPURE AD ESCOGITARE UN PROVVEDIMENTO ATTO A COMPENSARE IN QUALCHE MANIERA LA PERDITA DI SALTO E POTENZA SOFFERTA DALL’IMPIANTO VISCOGLIOSI DI VILLA CORREA”.

Stranamente, anziché demolire il partitore, il Ministero dei lavori Pubblici, tramite il Genio Civile di Frosinone, elaborò e realizzò un progetto che si riassume nel modo seguente:

1. Allungamento dei cigli dei tre stramazzi ripartitori costruiti sul ramo sinistro del bacino a valle della CASCATA GRANDE in modo da ridurre la quota del pelo libero dello stesso e migliorare così il salto dell’impianto idroelettrico di Villa Correa.                                                  

2. Sopraelevamento, mediante sbarramento mobile e facilmente asportabile (tavolette) del 4° stramazzo ausiliario e delle spallette laterali della Cascata dall’attuale quota di m. 244,50 alla quota di m. 244,70.

3. Ampliamento della bocca di presa dell’impianto Viscogliosi, mediante taglio del ciglio superiore fino alla quota di m. 244,70 in modo da consentire un maggior prelievo d’acqua.

In altre parole, il Genio Civile di Frosinone, trovandosi nelle condizioni di escogitare rimedi per compensare la centrale idroelettrica di Villa Correa, propose di effettuare quel sopraelevamento del 4° stramazzo e delle spallette laterali della Cascata che hanno sfigurato l’estetica della CASCATA GRANDE, dipinta nel passato dai più famosi paesaggisti europei.

Insomma, si consumò l’ennesima cena delle beffe, se si considera che lo scontro ultraventennale tra le famiglie industriali si svolse per la divisione alla “goccia” delle acque del ramo sinistro del fiume Liri, senza avere il minimo rispetto per il simbolo di Isola del Liri: la CASCATA GRANDE”.

Ora, poiché non sussistono più le suddette controversie, considerato che le industrie hanno da molto tempo cessato ogni attività, questa Fondazione propone la demolizione del partitore a valle della CASCATA GRANDE. E, quindi, per logica conseguenza, devono essere eliminati gli sbarramenti soprastanti senza per questo danneggiare gli interessi di chicchessia, giacché verrebbe semplicemente ripristinato lo status quo ante.

La demolizione dei suddetti sbarramenti si rende necessaria e urgente, per rendere della massima efficacia l’inserimento della CASCATA GRANDE nella lista dei beni naturali ritenuti dall’UNESCO, per la loro unicità, patrimonio mondiale dell’umanità. Infatti, si ribadisce che la CASCATA GRANDE di Isola del Liri è l’unica al mondo all’interno di un centro storico medievale.

Ciò premesso, poiché la legge 18 maggio 1989, n.183 (Norme per il riassetto organizzativo e funzionale della difesa del suolo) attribuisce ogni competenza in materia alle regioni (REGIONE LAZIO L.R. 11 Dicembre 1998, n. 53 (Organizzazione regionale della difesa del suolo in applicazione della legge 18 maggio 1989, n. 183), questa Fondazione chiede il suo autorevole intervento affinché si provveda alla demolizione degli sbarramenti che deturpano la bellezza della CASCATA GRANDE.

In merito al punto 2), si precisa che il Comune di isola del Liri è stato uno dei primi in Italia ad approvare il Contratto di quartiere che la Regione Lazio finanziò nel 1999 per un importo di circa 8 miliardi di lire, e che è stato utilizzato per alcuni significativi interventi di recupero edilizio. Successivamente però non si sono ottenuti ulteriori finanziamenti per la totale riqualificazione del caratteristico centro storico di Isola del Liri, noto per essere un’isola formata da due rami del fiume Liri.

Per quanto riguarda il punto 3), si porta a conoscenza di codesta onorevole Presidenza che presso l’ufficio tecnico del Comune giace il progetto del famoso illuminotecnico francese Roland Jeol, utilizzato in parte per illuminare la CASCATA GRANDE ed il contiguo Castello Boncompagni-Viscogliosi. Si aspetta la sua completa realizzazione unitamente al citato Contratto di quartiere, denominato “Ridisegnare l’Isola”.

Sperando di essere stati esaustivi, e nella certezza del Suo autorevole intervento, si porgono distinti saluti.

 

Vice Presidente

Sen. Bruno Magliocchetti

 

Ultimi commenti

11.09 | 09:59

Sembrano disinteressati ma se sollecitati e soprattutto responsabilizzati danno il meglio di loro

11.09 | 09:58

Caro senatore, oggi individuare ‘giovani di centrodestra’ è difficile! I ragazzi sono figli del loro tempo (questo) e non piace loro essere classificati o incasellati! Secondo me vanno solo stimolati

11.09 | 09:12

Caro Maurizio, senza la partecipazione dei giovani, specie quelli di centrodestra, la mia proposta rischia di diventare un "discorso ai sordi".

10.09 | 08:37

Finalità condivisibili! Occorre l’impegno di molti e sicuramente vanno coinvolti i giovani intorno a progetto di più ampio respiro e ambizioso!

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